Il tempo è scaduto: dopo “Connessi con la natura” arriva “Time is up”. Questo il tema per la 92ª edizione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, presentata nel pomeriggio di mercoledì 14 settembre nella suggestiva cornice della Sala Storica del Teatro Sociale “G. Busca” di Alba.
“La sfida che la Fiera internazionale del Tartufo Bianco d’Alba si propone di raccogliere è quella di essere sempre contemporanei: ci rendiamo conto che per l’urgenza delle tematiche del cambiamento climatico abbiamo la necessità diaffrontare e stimolare una svolta culturale che necessariamente deve coinvolgere sempre di più le nuove generazioni.Perché i giovani non sono il futuro, ma il presente – afferma la presidente dell’Ente Fiera Liliana Allena – Con la Fiera vorremmo intercettare i turisti di domani, che oggi magari non viaggiano ancora e vivono immersi nel mondodigitale, dei social e del gaming, ma che presto saranno protagonisti dei flussi turistici, e lo faranno cercando sempre più esperienze ‘phigital’ a cavallo tra il reale e il virtuale. Nella 92ª edizione tratteremo molti temi con grande trasversalità, quella stessa trasversalità che caratterizza il nostro pubblico, proponendo un palinsesto al tempo stesso pop e ricercato, senza, ovviamente, snaturare la nostra identità, che mantiene il suo focus sul Tartufo Bianco d’Alba e sull’alta cucina, cogliendo però le opportunità che ogni fase di cambiamento porta con sé”.
Il mondo in questi giorni si è fermato per rendere omaggio a due personaggi che hanno lasciato un segno indelebile nella storia contemporanea, la regina Elisabetta II e Gorbaciov. Entrambi erano stati insigniti con il Tartufo dell’anno, il più bell’esemplare della stagione, lei nel 1959, lui nel 1986. Per il Sindaco di Alba e l’assessore al Turismo della Città questo è un esempio attuale di come il prezioso Tuber magnatum Pico sia diventato un eccezionale volano per questo territorio, rendendo celebre il nome di Alba a livello internazionale. Merito anche di grandi precursori e promotori come Giacomo Morra e Roberto Ponzio o ancora di industriali del calibro del compianto Michele Ferrero, simboli di quella che viene ormai definita l’albesità. Quella stessa che ha portato a organizzare, nonostante la pandemia, ma sempre nel pieno rispetto della salute, le ultime due edizioni della Fiera, che quest’anno finalmente riparte senza restrizioni. Alba, capitale delle colline vitate patrimonio dell’Umanità, città creativa UNESCO per la Gastronomia, è pronta ad accogliere e a farsi conoscere da quanti decideranno di visitare la sua prestigiosa Fiera.
Sottolineano il Presidente della Regione Piemonte e il Vicepresidente con delega al Tartufo che la Fiera internazionale del Tartufo Bianco d’Alba tornerà a poche settimane dal Forum mondiale del turismo del vino che quest’anno sarà ospitato proprio tra le colline Unesco di Langhe Roero e Monferrato: una nuova e ulteriore testimonianza di quanto il Piemonte e l’Italia abbiano da offrire ed esprimere quando si parla di eccellenza turistica ed enogastronomica. Alle loro parole si aggiungono quelle dell’Assessore al Turismo della Regione Piemonte che evidenzia come sulle spalle dei piemontesi da secoli pesi la responsabilità di rispettare la terra per farla germogliare con frutti come l’uva da cui si produce il vino e il tartufo che tutto il mondo ci invidia. L’agenda europea 2030 è per i Piemontesi molto più antica, è radicata da secoli nella cultura di questa terra e si tramanda attraverso la tradizione. Ma quest’anno si avverte una responsabilità in più: quella di divulgarla con più forza verso chi appare ancora troppo timido o insensibile verso i temi ambientali.
LE DATE
Per nove settimane, Alba e il territorio si apprestano ad animarsi attraverso le innumerevoli proposte della
Fiera per tutti gli amanti dell’oro bianco delle Langhe: l’avvio della 92ª edizione è previsto per sabato 8 ottobre, arrivando fino adomenica 4 dicembre. La Fiera sarà visitabile tutti i weekend il sabato e la domenica, con l’apertura straordinaria di lunedì 31 ottobre e martedì 1° novembre.