Si profila come l’edizione dei record, quella di Acetaie Aperte 2022. Sono infatti già oltre 40 i produttori che hanno aderito con proposte di degustazioni e visite guidate all’evento di promozione e divulgazione annuale organizzato dai due Consorzi di tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP e dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, che rappresenta la perfetta sintesi di una storica collaborazione contraddistinta da una comunione di intenti tra i due Consorzi. La manifestazione è infatti da anni la dimostrazione di come lavorare insieme con un fine comune sia la ricetta vincente per affrontare le sfide non solo per il settore ma per il territorio tutto. Mettendo ciascuno a disposizione le proprie risorse per promuovere non solo se stessi, ma tutto quel patrimonio storico di valore incalcolabile che ognuno rappresenta nel lavoro quotidiano.
La data da ricordare per i food lovers – e non solo – è il 25 settembre: un’occasione imperdibile per conoscere e approfondire i segreti del pregiato condimento proprio là dove nasce, attraverso un vero e proprio viaggio sensoriale a 360 gradi, capace di coinvolgere consumatori consolidati e potenziali, appassionati o anche semplici curiosi, nonché a trasmettere gli elementi qualitativi, ma anche le storie individuali raccontate dai singoli produttori, ciascuno con le proprie radici e con le proprie peculiarità.
“Riscontrare un così alto livello di adesioni dopo due anni di pandemia con tutte le restrizioni che ha comportato – sottolinea Mariangela Grosoli, Presidente del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP – è un segnale fortissimo e altamente positivo per il nostro comparto. Ciò sta infatti ad indicare quanto esso sia più che mai vivo e in fermento”.
Acetaie Aperte rappresenta quindi sempre di più per i produttori una vetrina imprescindibile per diffondere la conoscenza di questo prodotto di eccellenza del Made in Italy agroalimentare, una delle punte di diamante dell’export nel mondo con oltre il 92% della produzione che varca i confini nazionali.
“Alla disponibilità crescente dei produttori – aggiunge Enrico Corsini, Presidente del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP – fa eco un incremento di interesse da parte del consumatore direttamente proporzionale, certamente invogliato anche dalla crescita del comparto soprattutto sotto il punto di vista dell’accoglienza e dei servizi offerti”.
A spingere sempre di più i consumatori a partecipare a questo tipo di iniziative, è soprattutto un’ascendente voglia di crearsi una vera e propria “cultura”, nella fattispecie del Balsamico, dotandosi degli strumenti più adatti per riconoscere l’originale dalle imitazioni. Attraverso visite guidate con spiegazione della filiera produttiva prima di immergersi nel processo degustativo, in purezza o in abbinamento con prodotti tipici del territorio modenese.
Tante le proposte collaterali offerte dalle singole acetaie per un’esperienza da vivere a pieno, sia indoor che outdoor: visite e passeggiate al giardino botanico con vista panoramica sulla valle del Panaro, sul Cimone e sulle Prealpi, cottura del mosto in paiolo all’aperto, visite in fattoria didattica o nel parco animali, dimostrazione di vendemmia con i più piccoli e ancora Balsamiquiz e una Caccia al Tesoro Balsamico, sfruttando le nozioni apprese sul pregiato condimento per risolvere enigmi e quiz e raggiungere la meta finale, le narrazioni teatrali di personaggi “storici” che convolgeranno il pubblico presente con originali animazioni, mostre d’autore ed intrattenimenti musicali dal vivo.
Al fine di garantire un afflusso ordinato ed una migliore fruizione della visita, per alcune acetaie è prevista la prenotazione, per altre è consigliata: la lista con i nominativi, le informazioni dettagliate su programmi, modalità di accesso ed indirizzi delle singole acetaie sono disponibili al sito