Il “paese- monumento” di Vallo di Nera (Pg), incastonato nel cuore della Valnerina, tra le rocce e il fiume Nera, tornerà sotto i riflettori sabato 10 e domenica 11 giugno per la XIX edizione di Fior di Cacio, la mostra mercato delle produzioni casearie artigianali di qualità che, quest’anno, sarà il palcoscenico ideale per celebrare la recente assegnazione al comune umbro dell’ambìto titolo di “Città del Formaggio” attribuito dall’ONAF (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi).

 

Cuore della manifestazione, organizzata dal Comune di Vallo di Nera, sarà, come ogni anno, la mostra mercato dei formaggi e dei prodotti alimentari e dell’artigianato umbro, allestita nelle cantine e lungo le suggestive vie del borgo, immerso in un invidiabile scenario naturale, con i banchi di assaggio e di vendita che consentiranno ai visitatori di degustare e acquistare i migliori formaggi artigianali umbri e non solo. Tra questi, vi saranno vere e proprie chicche dell’eccellenza casearia locale, come il pecorino a latte crudo e la ricercata ricotta salata della Valnerina, tra i prodotti principe della tradizione pastorale di questi luoghi, Presidio Slow Food, ricavata esclusivamente da latte ovino di greggi pascolate in Valnerina senza l’utilizzo di mangimi.

 

Fior di Cacio è una manifestazione nata dalla volontà di dare il giusto rilievo al meglio delle produzioni casearie dell’Umbria, mettendo in risalto il ruolo insostituibile dei pascoli umbri, con le varietà floreali che conferiscono aromi e fragranze particolari ai formaggi, e offrendo il proprio contributo alla conoscenza e al recupero delle produzioni di nicchia, a rischio scomparsa. Proprio l’azione promozionale e di tutela dell’eccellenza casearia umbra, svolta negli anni dal Comune di Vallo di Nera, sarà coronata quest’anno dalla celebrazione del titolo di “Città del Formaggio”, un riconoscimento prestigioso, conferito dall’ONAF (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggio) a quei comuni italiani che siano “culturalmente e economicamente sede di produzioni casearie identitarie nel contesto sociale” e che, per potere mantenere questo titolo negli anni, compiano i necessari sforzi per promuoverle attraverso l’organizzazione di eventi dedicati.

In occasione di Fior di Cacio 2023, che lascerà ampio spazio anche alle altre produzioni manifatturiere e alimentari dell’Umbria, come la norcineria, i tartufi, lo zafferano, i legumi, le confetture, i vini, vi sarà un nutrito cartellone di appuntamenti, naturalmente incentrati sulle prelibatezze casearie dell’Umbria e della Valnerina in particolare, sede da secoli di una fiorente attività pastorale, che sarà al centro dell’attenzione anche per le sue specialità culinarie, come il pecorino cotto ai ferri e la vera pasta Cacio e pepe, preparata all’interno di una forma di cacio. Occasione imperdibile per scoprire lo scenario naturale dei pascoli della Valnerina sarà la visita sui sentieri della Transumanza fino a Meggiano, che comprende l’itinerario guidato tra i pascoli circostanti il borgo di Meggiano, con la possibilità di assistere alla preparazione della ricotta, che verrà servita per la merenda.

Si susseguiranno poi, tra sabato 10 e domenica 11 giugno, numerosi educational e percorsi di degustazione, a partire da La Formaggissima in 3P”, una “marcia di assaggi” in tre tappe per le storiche vie del borgo di Vallo di Nera con la possibilità di assaggiare tre tipicità locali, Prosciutto, Pane e Pecorino cotto, per proseguire con “I Mille matrimoni del formaggio”, educational multisensoriale con la guida di esperti gastronomi che condurranno i partecipanti alla scoperta di diverse tipologie di formaggi in abbinamento ai vini umbri.

Il laboratorio sul tema “La filatura con assaggio della mozzarella” illustrerà invece le fasi di produzione del popolare formaggio, con la lavorazione della cagliata e la filatura della mozzarella, che verrà poi offerta in assaggio, mentre, a chiusura della manifestazione, domenica 11 giugno, entrerà in  scena la tradizionale “maxi Ricotta di Fior di Cacio”, con una forma di 80 Kg che, a bordo di un Ape e scortata dai Cavalieri della Tavola Apparecchiata, arriverà nella piazza del paese, confezionata in una grande cesta di vimini intrecciata a mano e distribuita fresca a tutti i presenti.  

Sempre sul tema caseario, filo conduttore della manifestazione, è in programma la presentazione del libro “La ricotta. Storia, leggende e ricette”, alla presenza dell’autore, Guido Farinelli, che dal 2020 partecipa a “Geo” su Rai Tre in veste di “storico della gastronomia”.

 

Tradizione ludica e valore identitario della produzione casearia locale troveranno poi il loro momento d’incontro nel pomeriggio di sabato 10 giugno, quando, nel centro storico, si svolgerà la curiosa esibizione del “lancio del formaggio”,  il cosiddetto “ruzzolone”, un gioco itinerante di antica origine, oggi tutelato dalla Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali e dall’European Traditional Sports and Game Association, praticato in genere su strade e mulattiere di campagna, consistente nel tirare la “ruzzola”, cilindro di legno del peso di qualche chilo, somigliante a una forma di pecorino, ma talvolta adoperando per il lancio le stesse forme di formaggio stagionato.

 

Oltre alle iniziative legate al formaggio e agli incontri a cura di Slow Food, a Fior di Cacio non mancheranno le attività all’aria aperta come il rafting lungo il fiume Nera; le escursioni lungo i sentieri di valle, mezza costa e montagna, che si inoltrano tra le tartufaie presenti nei boschi della zona; le iniziative per i bambini, come le passeggiate con gli asinelli e gli spettacoli teatrali; i concerti di musica popolare e gli artisti di strada che animeranno i vicoli del castello di Vallo di Nera.

 

Durante la manifestazione, si potrà accedere alla Casa dei Racconti, dove i visitatori ritroveranno la memoria orale di storie, favole, ricette e le tipiche ed umoristiche Vallanate, ma ci sarà anche modo di visitare due esposizioni: Graffiti umbri: mostra tematica sui graffiti umbri medievali e moderni”, allestita sempre all’interno della Casa dei Racconti – Ecomuseo della dorsale appenninica umbra, un percorso alla scoperta dei luoghi umbri segnati dai graffiti medievali e moderni, opera di pellegrini e viandanti, e, nell’Auditorium della ex chiesa di Santa Caterina, la mostra fotografica sulla Ex- Ferrovia Spoleto-Norcia, oggi stupendo tracciato da percorrere a piedi o in bicicletta, a cura di Luigi Fasciglione. Infine nella giornata di domenica 11 giugno si terrà l’estemporanea di street art “Finestrelle colorate”.

Fior di Cacio è realizzato con il contributo del Gal Valle Umbra e Sibillini PSR per l’Umbria 2014 – 2022 mis. 19.3, della Regione Umbria, di Promocamera – Camera di Commercio dell’Umbria e con il patrocinio e la collaborazione di Provincia di Perugia, Provincia di Terni, Pro Loco di Vallo di Nera, Pro Loco di Meggiano, Cedrav – Centro Documentazione Ricerca Antropologica In Valnerina, Onaf – Organizzazione Nazionale degli Assaggiatori di Formaggio e Slow Food Umbria.