Sarà per il fascino del percorso, che attraversa i luoghi incontaminati dell’Abruzzo, nel cuore del Parco Nazionale tra le riserve e le aree di tutela dell’orso marsicano, sarà per il cuore forte e gentile delle genti d’Abruzzo, che accolgono il passaggio dei corridori con il calore che li contraddistingue e con un “mazzo” di arrosticini, ma la Marathon degli Stazzi è una delle competizioni di mountain bike più attese della stagione. Quest’anno, dal 2 al 4 giugno, festeggerà i suoi primi vent’anni in occasione della giornata mondiale della bicicletta con la consueta partenza dal borgo di Scanno, che vedrà al via circa 600 bikers. Ma soprattutto sarà un’invasione festosa per tutta la settimana che precede la gara, tra atleti, accompagnatori ed appassionati pronti a godersi la sfida ma soprattutto le bellezze naturalistiche e storiche e le eccellenze enogastronomiche del territorio.

Da venti anni esatti attraversa pacificamente alcune delle aree più densamente popolate dall’orso marsicano di tutto l’Abruzzo, rispettando gli spazi e creando una convivenza pacifica tra la passione per la mountain bike e il plantigrado. Circa 5 km del percorso della gara lunga, la marathon da 63 km, sono all’interno del PNALM (Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise). Altri 55 km attraversano la Riserva Naturale Regionale del Monte Genzana, quella di Chiarano/Sparvera, 4000 ettari a tutela dell’orso, oltre a vari siti di interesse comunitario, le cosiddette zone SIC, e le ZPS. Tutta la gara si svolge quindi all’interno di zone tutelate dal punto di vista ambientale e risponde a severe condizioni per l’ottenimento dei necessari permessi di svolgimento, rilasciati dalla Regione Abruzzo, dal Comune di Scanno, dall’Ente Parco, dai SIC e dalle ZPS. L’attenzione nei confronti di questo ambiente e dei suoi abitanti è al centro anche delle attività collaterali della manifestazione, con l’allestimento di gazebo a cura del Parco Nazionale Abruzzo, Lazio e Molise all’interno dei quali si potranno ottenere informazioni sul comportamento da tenere nei confronti della fauna selvatica e in caso di incontro con lupi o orsi. Tutto al fine di creare la migliore convivenza tra bikers e animali selvatici, senza rischio di incidenti per entrambi.

La Marathon, in entrambe le sue due distanze da 63 e 42 km, è uno sfidante, vero e proprio viaggio nel cuore dell’Abruzzo più selvaggio, qui dove la tradizione parla ancora di pastorizia in alta montagna, tra quegli stazzi dai quali la gara prende il nome, gli antichi rifugi montani utilizzati per la monticazione estiva delle greggi, numerosi proprio nella zona di Scanno, alcuni dei quali ancora in uso. Come detto, il tracciato transita all’interno della Riserva Demaniale “Chiarano-Sparvera”, poi si addentra nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, per scendere sulle sponde del Lago di Scanno, l’unico naturale della regione e noto per la sua forma a cuore. Il punto più alto del percorso è la Cima Coppi a 1815 m. mentre la salita più lunga è quella verso il Monte Genzana, all’interno dell’omonima Riserva, un corridoio ecologico tra il Parco Nazionale d’Abruzzo ed il Parco Nazionale della Maiella anch’esso area di tutela dell’orso.

Questa parte di Abruzzo, tra la Valle del Sagittario e il Parco è cara agli artisti, soprattutto i suoi borghi antichi, come quello di Scanno uno dei più belli e fotografati d’Italia immortalato negli scatti senza tempo di Henri Cartier Bresson, Hilde Lotz Bauer e tanti altri, e Castrovalva, ritratta nelle opere di Maurits Cornelis Escher, il più grande incisore del ‘900. Ma anche il cinema si è lasciato sbalordire da questi paesaggi, diventati set per film come “Uomini e lupi” del 1956 con Yves Montand e Silvana Mangano, e protagonisti di documentari come quello di Sergio Zavoli dedicato al borgo fantasma di Frattura Vecchia.

Il lungo weekend si aprirà venerdì con una cicloturistica, in e-bike e muscolare, organizzata in collaborazione con Majellando e Bike For Fun, mentre sabato sera ad animare il villaggio ci saranno gli stand con i materiali tecnici, la presentazione dei team in gara e un concerto. Domenica spazio alla sfida sulle due ruote grasse.  Ma come ogni anno sarà una festa per tutta la settimana che precede la gara, tra atleti, accompagnatori ed appassionati pronti a godersi la sfida ma soprattutto il territorio, perdendosi tra le bellezze naturalistiche e storiche, gustando le eccellenze enogastronomiche del territorio come i formaggi e i prodotti della pasticceria, o visitando le tante botteghe dell’arte orafa scannese aperte nel cuore del borgo storico.

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