Tra quelli italiani, il Lago di Garda è quello che più rassomiglia al mare, vuoi per dimensioni, vuoi per le brezze costanti che increspano l’acqua, vuoi per il clima che rimanda al Mediterraneo, con limoni e ulivi a perdita d’occhio. Ma anche per l’atmosfera frizzante e ludica che si respira in ogni stagione

 

Un lago con due nomi: Garda e Benàco. Le due varianti, quella dotta “Benàco” basata sul nome antico e quella comune “Garda” usata dal Medioevo in poi, costituiscono una precisa testimonianza della presenza celtica (nel primo caso) e germanica (nel secondo) sul territorio. Comunque si voglia chiamare, è una terra di incredibile bellezza che ha ispirato da sempre poeti e scrittori: 

Gaio Valerio Catullo lodava le ricchezze del lago e di Sirmione nei suoi Carmi, così come Virgilio nell’Eneide e Dante nel Canto XX dell’Inferno. A partire dal ’700, invece, il Garda divenne meta della giovane nobiltà mitteleuropea, affascinata dallo “stile mediterraneo” fatto di colori sgargianti e di una vivacità che si rifletteva nella natura, nell’arte e nella storia. Il Viaggio in Italia di Goethe consacrò il “meraviglioso Lago di Garda” come “un’opera ammirevole della natura” e sul finire del ’700 il Grand Tour, il viaggio di istruzione e formazione che portava i rampolli dell’aristocrazia europea in diversi paesi, si trasformò per molti di loro in soggiorni sul Garda. Anche Carducci, travolto dalla bellezza del lago, per convincere un amico a seguirlo scrive l’ode “Da Desenzano” e anche Stendhal, Byron, Durer, Kafka, D’Annunzio e la Callas ne subirono il fascino. Le tracce di questo colto passato sono tra le opere d’arte e nei luoghi attraversati dalla storia, e da nord a sud è un susseguirsi di suggestive località e scorci incantevoli. Le città sul Lago di Garda coprono tre diverse province: Brescia sulla costa occidentale, Verona sulla costa orientale e Trento a nord. Dal Garda Trentino, all’estremità settentrionale del Lago, con le magnifiche Riva del Garda, Torbole e Malcesine si prosegue poi per la Riviera degli Olivi, ricca di insenature e rive, borghi e castelli, che si estende a sud per oltre 50 km fino a Peschiera del Garda, passando per Garda e Bardolino. Proseguendo lungo la costa meridionale, famosa per i numerosi centri termali, si sfiorano le località di Sirmione, Desenzano, Lonato, Padenghe e Pozzolengo, la porta delle colline moreniche dove la vivacità e la magia della storia sono ancora palpabili. Lungo la sponda occidentale si snodano i borghi caratteristici della Valtenesi: Moniga e Soiano del Lago, Manerba e Polpenazze, San Felice del Benaco e Puegnago. Costeggiando la riviera verso nord, il paesaggio mediterraneo si alterna a quello alpino dei paesi di Salò, Gardone Riviera, Toscolano Maderno, Gargnano, Tignale, Tremosine, Magasa, Valvestino fino a Limone sul Garda, dove trionfano gli agrumeti e i profumi intensi di questa terra.

DOVE Dormire
e mangiare

 

Salò:
Hotel Ristorante Laurin
Viale Landi 9
Un amore a prima vista quello che spinse Franco Rossi, campione di tennis e figlio di albergatori, a trasformare Villa Isabella di Salò in un hotel di charme, oggi gestito dai figli. L’atmosfera da Belle Époque è negli affreschi di Angelo Landi e del Bertolotti, nei pavimenti a mosaico, nelle colonne in marmo, nei fregi floreali e in mille altri particolari che caratterizzano gli ambienti. Qui, nel ’64, venne alla luce l’Unione dei ristoranti del Buon Ricordo e oggi il Laurin continua a rappresentare, insieme al ristorante Dodici Apostoli di Verona, il nucleo originale che diede vita all’Unione. Il Filetto di trota salmonata in salsa Picedo, secondo piatto del Buon Ricordo, nel menù da 23 anni, ha lasciato il posto alle Frittelle di cavedano di lago con verdure in carpione e cialda di polenta di Storo, un piatto semplice e di antiche origini che racchiude tutti i sapori e i profumi del territorio lacustre. Un piatto al quale affiancare le altre interessanti proposte del ristorante: una cucina tradizionale e di alto livello rielaborata dallo Chef Alessandro Fontana con qualche tocco di creatività. 
www.hotellaurinsalo.com

Torri del Benaco:
Hotel Ristorante Gardesana 
Piazza Calderini 5
Il palazzo della Gardesana ha origini antichissime e “solo” nel 1848 l’edificio appare come albergo con l’antico nome di “Gardesana”, che diventa il cenacolo della cultura, dell’arte e della politica del tempo. Del primitivo palazzo quattrocentesco rimane ora l’elegante porticato, dotato di sei ampie arcate a tutto sesto sorrette da pilastri bugnati in pietra gialla di Torri e la struttura comprensiva dei primi due piani. Dal 1980 l’antico palazzo dei Capitani diventa proprietà della famiglia Lorenzini che riporta l’edificio all’antico splendore. 34 camere in stile Ottocento veneto e un ristorante sorprendente. Si cena su una terrazza che domina il lago e la cucina è rigorosamente di lago senza dimenticare le grandi ricette internazionali, sempre accompagnate dagli ottimi vini locali. Il Ristorante Gardesana fa parte dell’Unione Ristoranti Buon Ricordo con il suo “Filetti di persico del Garda al burro e timo”.
www.gardesana.eu
 

Abbiamo visto per voi

Con Sirmione (conosciuta anche per le sue acque termali) scopriamo le ricchezze storico-artistiche di questa cittadina dove si è rapiti dalla magia di un luogo sospeso nel tempo. Gustav Friedrich, a ragione, scriveva: “Quando andai per la prima volta a Sirmione pensai: per quanto tu la guardi, per quanto tu ti lasci trasportare dall’impressione che ne hai non potrai mai portar via con te quel senso di magico che le appartiene”. Il borgo è ricco d’atmosfera ma l’apoteosi si raggiunge di fronte ai resti di una della maggiori ville romane del nord Italia che domina dall’alto dello sperone roccioso l’intero bacino del lago.
Le “Grotte di Catullo”, così chiamate a partire dal Rinascimento, sono un insieme di vani crollati, coperti dalla vegetazione, che rassomigliano a cavità naturali. Il riferimento a Catullo deriva dai versi del poeta latino di origini veronesi che visse qui nel I sec a.C. e che definì Sirmione nelle sue poesie come “gioiello tra tutte le isole e penisole dei mari e dei laghi”. L’area ospita dal 1999 il Museo archeologico di Sirmione, che espone reperti provenienti dalla stessa città e da alcuni siti del basso Garda, immerso nel verde e circondato da un uliveto secolare, composto da 1500 piante appartenenti alle varietà tradizionali coltivate sul Lago di Garda: Casaliva, Gargnà e Leccino.
A Gardone Riviera si può visitare il “Vittoriale degli Italiani”, una cittadella monumentale – immersa nel verde di parchi e giardini – che Gabriele D’Annunzio il vecchio, fantasioso poeta-guerriero, costruì intorno al suo mito. L’allestì fra il 1921 e il 1938 grazie alla collaborazione con l’architetto Gian Carlo Maroni, al quale affidò il compito di chiudere le sue “memorie” in una “custodia di pietra”. È un luogo tanto incredibile che è difficile da raccontare. L’accesso al Vittoriale è dal lato destro della Prioria, la casa di D’Annunzio, una lussuosa costruzione dall’antica facciata settecentesca. La dimora è in realtà un museo in cui sono contenute reliquie, ricordi, cimeli e tracce del suo “esagerato” vivere. Entro queste mura il Vate trascorse gli ultimi 16 anni della propria esistenza, scrisse, meditò, si interrogò sulla propria vita, pianse la perduta giovinezza e la discesa inesorabile del tempo. Visse rinchiuso nella penombra della sua villa, poiché a causa di una ferita all’occhio era divenuto foto fobico (o semplicemente da buon esteta non voleva accettare l’onta della decadenza del suo volto). Sperava di ingannare con l’oscurità i sensi e vivere nuovamente quel vigore che ancora sentiva. All’esterno della casa troneggia la mole di pietra e ferro della Nave Puglia, con la prua in direzione dell’Adriatico, l’Auditorium, il Mas, il Mausoleo, ispirato ai tumuli funerari etrusco-romani e la Torre San Marco.
A Lonato del Garda merita una visita il Complesso monumentale e architettonico della Fondazione Ugo Da Como che comprende la Rocca e la Casa del Podestà, la casa-museo del Senatore Ugo Da Como il quale volle costituire in questo luogo di pace una “cittadella di cultura”. La Rocca è monumento nazionale dal 1911 ed è una delle fortezze più estese della Lombardia; anche se risale al XII secolo l’aspetto attuale è propriamente quattrocentesco. La Casa del Podestà, inserita in un giardino magnifico, è invece un’importante testimonianza del gusto altoborghese. La visita guidata permette di attraversare venti ambienti interamente arredati, con una straordinaria Biblioteca con circa 52mila titoli, a partire dal XII secolo e comprendenti manoscritti, codici miniati, incunaboli, cinquecentine e rari volumi a stampa illustrati. Durante tutto l’anno il luogo diventa teatro di eventi sempre molto affollati: in primavera “Fiori nella Rocca”, in omaggio alla stagione della rinascita (www.fiorinellarocca.it); in agosto “Lonato in Festival” (www.lonatoinfestival.it); in autunno “Fiabe nella Rocca” (www.fondazioneugodacomo.it/it/fiabe-nella-rocca), una giornata fantastica con Harry Potter e “Rocca Halloween”.

 

E se avanza tempo…

A Riva del Garda si può vedere la Rocca, una bella fortificazione tutta da fotografare. Il centro della città che si affaccia sul lago è un chiaro e affascinante richiamo al passato. A Limone, un borgo antico ricco di stradine e vicoli in cui perdersi, merita una visita la settecentesca limonaia del Castèl, situata nel centro storico, che si estende su più terrazzamenti per una superficie totale di oltre 1.600 mq, con una incredibile collezione di limoni, cedri, pompelmi, mandarini, mandaranci, chinotti, clementine e kumquat. A Desenzano sono protagonisti le belle spiagge, il patrimonio artistico e archeologico, per poi salpare in battello e girare il lago in lungo e in largo. A Salò si possono ammirare imponenti palazzi, l’elegante centro storico e Il Duomo del
XV secolo. A Moniga del Garda, la città del Chiaretto, si può assaggiare un vino color petalo di rosa e chiamato il “vino di una notte”, perché bastano poche ore di fermentazione per ottenerlo.
A Toscolano Maderno, sulle rive del fiume Toscolano, si può vistare la Valle delle Cartiere. A Ferrara di Monte Baldo si trova l’Orto Botanico di Novezzina, che si estende per circa 20.000 mq e raccoglie piante e fiori autoctoni del monte Baldo. A Torri del Benaco, sulla sponda veronese del Lago di Garda, si ammirano invece gli ulivi e il Cistus albinus, tipica pianta termofila del Mediterraneo occidentale, che sul Garda è presente solo a Torri nella zona di Crér. Ma si può anche fare vela e windsurf, sci d’acqua e motonautica, pesca ed equitazione. A Bardolino vi è l’eremo dei Camaldolesi, situato sul promontorio e caratterizzato da una vista panoramica di grande effetto. All’Isola di Garda, conosciuta anche come “isola Borghese”, troneggia la Villa De Ferrari, ispirata alle residenze presenti sulla laguna veneziana, unico esempio  di revival neogotico gardesano con tale stile. A Malcesine infine vi è il castello medievale celebre per i disegni e le descrizioni di Goethe nel suo libro “Viaggio in Italia”. 

 

Il lago dei vini e dell’olio

Un lago, o meglio un territorio, di grande tradizione vitivinicola che produce nettari celebrati in tutto il mondo. L’elenco è infinito, dai bianchi agli spumanti, dai rossi ai rosati. Ecco una sorta di “memo” da fissare in agenda e consultare per degustazioni e acquisti. Dal Garda settentrionale arrivano Chardonnay, Nosiola, Pinot Bianco e Müller Thurgau: bianchi profumati e pregiati. Dal medio lago orientale invece abbiamo il Bardolino, sia Classico che Superiore, declinato in rosso, novello, rosa e spumante. Mentre la Valtenesi schiera una nutrita serie di Garda Classici e i colli storici offrono il celebre Lugana in diverse varianti. Ma la palma d’oro spetta al Chiaretto e noi vi consigliamo la visita alla Cantina Avanzi di Manerba, perché si produce Lugana e Chiaretto da guinness!
E non potrebbe essere altrimenti vista la tradizione ottuagenaria in fatto di vini. Prima di passare in bottega a far spese, lasciatevi guidare in cantina: il tour, della durata di un’ora circa, comprende la visita alle cantine antiche e moderne, ai “profumati” sotterranei di invecchiamento, al tunnel delle Barrique, alla cantina privata delle grandi annate e alla sala di appassimento uve. L’esperienza inebriante si conclude con una degustazione guidata dei vini più pregiati in un suggestivo salone dove si può pranzare o cenare con abbinamenti cibo-vino. Non dimenticate di aggiungere al carrello gli spumanti provenienti dai loro vigneti in Franciacorta, il classico Olio Extravergine del Garda D.O.P. del Frantoio Avanzi e… la birra artigianale, altra idea geniale che si produce in loco e si degusta con piatti succulenti nella Birreria annessa.

Nella zona del Lago di Garda l’olio d’oliva è parte della storia e della vita delle persone e l’olivicoltura affonda le radici in una storia che risale al Medioevo. I frantoi sono spesso visitabili da chi è curioso di conoscere qualcosa in più su questo mondo: si tratta di un’ottima occasione per unire il piacere di una visita sul lago a quello della buona tavola, partecipando a degustazioni guidate direttamente dai produttori di olio. Avrete la possibilità di assaggiare e comprare un prodotto ricco di proprietà nutrizionali e salutistiche, grazie alla presenza di vitamina E, acido oleico e composti biofenolici.
La quasi totalità dell’olio ottenuto dalla spremitura delle olive prodotte nella riviera del Garda è olio extravergine garantito dalla Denominazione d’Origine Protetta (DOP) “Garda” e ulteriormente qualificato con le menzioni geografiche “Orientale”, “Bresciano” o “Trentino”, a meglio identificare l’area di produzione. L’olio extravergine Garda DOP è un olio che non presenta alcun difetto, ha caratteristiche di fruttato di oliva e di altra frutta fresca e un grado di acidità che non supera lo 0,70%. E più bassa è l’acidità, migliore è l’olio. Se volete saperne di più visitate il Museo dell’olio di Cisano di Bardolino.  

 

A tavola!

Scoprire il Lago di Garda attraverso i suoi prodotti agroalimentari e la sua offerta enogastronomica significa farsi guidare alla conoscenza dell’ambiente, della cultura, della storia e delle tradizioni dei luoghi che si trovano lungo le riviere e nel loro immediato entroterra, per inseguire sapori e profumi di un territorio in cui l’ambiente alpino si stempera e si muta nell’ambiente mediterraneo. Cosa rende davvero golose le tavole del Garda?
I già citati vino e olio, ovviamente, e tutta una serie di prelibatezze da leccarsi i baffi. Protagonista della cucina locale è il pesce di lago, che oggi sta quasi soppiantando quelli di mare anche nelle cucine stellate, presente in molte ricette. Altri piatti forti – soprattutto d’inverno – sono polenta e funghi, canederli e carne salada, una carne molto magra ricavata dal manzo e aromatizzata. Tra i classici vi sono i fiori di zucca con ripieno al formaggio di capra e i bigoli in brodo d’anatra. 

 

La parte magica del Garda

Alzi la mano chi non è stato almeno una volta a Gardaland Resort. Credo che rimarremo tutti con le mani in tasca!
Da 41 anni (ha aperto nel luglio del ’75), è il luogo deputato al divertimento di grandi e piccini che attira ogni anno, e in ogni stagione, milioni di visitatori. E ogni anno c’è qualcosa di nuovo da scoprire. Dopo la folla dei vacanzieri d’estate, il parco si prepara come da tradizione per la grande festa di Halloween con il claim “Il più orripilante degli eventi”!
Dall’8 ottobre, per tutti i weekend del mese, fino al lungo ponte di Ognissanti ritorna l’evento più divertente dell’autunno, popolato da ogni genere di “mostri”. Ovunque saranno allestite scenografie a tema “terrificante”, zucche, covoni di fieno, ragnatele giganti e persino un lugubre cimitero e per le vie di Gardaland risuoneranno suoni agghiaccianti. Anche gli spettacoli saranno in profumo di horror e l’opening sarà con “Welcome: it’s Halloween!”, mentre al calar delle tenebre sfilerà la Halloween Parade per emozioni da brivido. Gardaland Theatre ospiterà invece l’Orribellissmo compleanno e il padrone della casa stregata verrà festeggiato da vampiri, mostri e zombie con balletti, numeri acrobatici e sorprese da paura. Al Palaraptor il tendone del circo diventa dark e si popola di scheletri acrobati e strani personaggi impegnati in numeri circensi spettacolari. I più piccoli impareranno i segreti delle arti marziali con il maestro Po e la Tigre nella Kung Fu Panda Academy, la nuova area tematica del Parco, oppure a fare mirabolanti piroette a bordo delle nuove montagne russe per famiglie.
Gli appuntamenti imperdibili restano il 21 ottobre con l’apertura speciale 17-23 con intrattenimento di DJ’s (ingresso gratuito per tutti gli abbonati e biglietto a tariffa unica al prezzo di € 20,00) e il 31 ottobre con l’Halloween Party, una festa da urlo che dalle 19 alle 24 animerà piazza Valle dei Re. E dopo essersi tanto scatenati, tutta la famiglia ha bisogno di una tregua: quella giusta è al Gardaland
Adventure Hotel, inaugurato quest’anno.
Per tutti coloro che vorranno vivere Gardaland Magic Halloween c’è un interessante pacchetto valido sino al 29 ottobre (€ 127,00 a persona per notte in camera a tema con prima colazione inclusa – minimo 2 persone, bambini da 0 a 2 anni gratuiti) che comprende Gardaland Adventure Hotel, Parco e Acquario. L’albergo, unico in Italia, è il nuovo 4 stelle che amplia l’offerta di Gardaland Resort con 100 camere interamente tematizzate per consentire agli ospiti di continuare ad assaporare, fino in fondo, l’avventura vissuta nel Parco. Il primo impatto con la struttura è esaltante: un grande Portale dell’Avventura accoglie gli ospiti all’interno di un vero e proprio sommergibile, icona del viaggio immaginario nei classici racconti di Jules Verne e introduzione ai quattro fantastici mondi di Gardaland Adventure Hotel. Una volta varcato, ecco la reception che prende le fattezze di un’antica biblioteca con mobili in legno tipici di una libreria dei primi del ’900.

Le camere sono di quattro tipologie differenti: Jungle, dedicate a veri esploratori; Arabian, che ricalca le atmosfera da “Mille e una notte”; Wild West, per i veri duri del west; Arctic, pensata per i temerari del Polo Nord. L’Offerta Avventurosa (€ 90,00 a persona per un minimo di 3 persone soggiornanti) propone pernottamento, prima colazione internazionale a buffet presso Tutankhamon Restaurant, l’ingresso a Gardaland Park e a Gardaland SEA Life Aquarium (gardalandadventurehotel.it).
Nel ristorante, aperto anche a chi non soggiorna in hotel, si cena tra le mura di un antico tempio egizio con tanto di geroglifici e statue, mummie e faraoni che si risvegliano ogni sera per offrire agli ospiti uno spettacolo di altissimo livello. Il menu à la carte propone piatti italiani ed egiziani e pizze di farine bio con cereali tipici della tradizione egiziana e cotte nel for
no a legna. In alternativa c’è il soggiorno al Gardaland Hotel che propone pernottamento in camera classic standard a € 107,00 a persona per notte che include prima colazione, Parco e Acquario (minimo 2 persone, bambini da 0 a 2 anni gratuiti). Per divertirsi fino in fondo si può chiedere l’allestimento “Scary Welcome” in camera: un benvenuto all’insegna di Halloween con palloncini, decorazioni e bon bon.

Reale Tenuta di Carditello

Poco conosciuta, ma di grande valore, c’è anche la Reale tenuta di Carditello a San Tammaro, vicino a Capua, nota anche come la Reggia di Carditello, ex tenuta di vacanza e di caccia dei Borboni delle Due Sicilie. Una elegante magione dallo stile neoclassico, destinata da Carlo di Borbone alla caccia e all’allevamento di cavalli e trasformata, con Ferdinando IV di Borbone, in una fattoria per la coltivazione del grano antico (c’è un vecchio mulino a pietra all’interno) e l’allevamento di cavalli e bovini, nello specifico le bufale. Si pensa che proprio qui si sia iniziata la produzione delle famose mozzarelle di bufalea. Dopo essere stata saccheggiata e abbandonata per anni, è oggi in fase di ristrutturazione grazie all’intervento del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, che sta lavorando per riportarla alla gloriosa bellezza originale, visti anche i numerosi affreschi interni e il grande spazio esterno.