Una regione minuscola e ricchissima di arte, storia, cultura e tradizioni e d’inverno neve in quantità per tutti, bambini compresi. 

Si pranza sulle piste, accomodati al sole sulla terrazza di uno storico rascard (le tipiche costruzioni aostane) degustando prodotti DOP a km0, accompagnati dall’aroma dei vini DOC di alta montagna, mentre i bambini imparano a sciare in tutta sicurezza su piste studiate apposta per loro. Per far scoprire agli appassionati dello sci le opportunità per divertirsi, riposarsi e praticare sport bianchi è nata sul sito www.lovevda.it un’apposita sezione dove vengono raccolte informazioni e offerte di nove stazioni sciistiche, particolarmente adatte alle famiglie (ma non solo), e meno frequentate dal grande pubblico. Eccole. “Via dalla pazza folla”:  sono i comprensori di Champorcher, Crévacol e Torgnon. Facili da raggiungere, tra piste blu, rosse e nere, snow park, ski park, e ristoranti sulle piste, queste tre stazioni offrono agli appassionati che vogliono allenarsi o sciare lontano dalle grandi folle, agli sciatori alle prime armi e alle famiglie con bambini, la sicurezza di trascorrere una vacanza sulla neve in assoluto relax. Crévacol: a 20 minuti da Aosta ci sono piste per tutti i gusti, free-ride, fun-park, “solarium” naturale tutto l’anno, parco giochi. Consigliata a chi cerca la tranquillità e la familiarità, in un ambiente informale che è anche patria del Jambon de Bosses, il prosciutto crudo DOP della Valle d’Aosta. Torgnon: neve, sole, boschi, caratteristici villaggi isolati, piste per tutti i livelli, snow park, snow park, alberghi a misura di famiglia. È il luogo ideale per agonisti, virtuosi del free style, principianti e bambini. Champorcher: immersi in un’indimenticabile oasi di quiete, chiunque può trovare la sua pista per divertirsi, migliorare e imparare a sciare, a partire dai clienti preferiti: i bambini che si incantano di fronte  a camosci, stambecchi e lepri bianche. “Le perle naturali”: ossia Cogne, Rhêmes-Notre-Dame e Chamois. Tra valli incontaminate, popolata da stambecchi, camosci, aquile e gipeti che si muovono tra piante secolari, tre stazioni dove regna la natura. Turismo integrato e sci a basso impatto ambientale quindi, per grandi e piccini, fondisti e appassionati di sci alpinismo o di ciaspole oltre che di sci alpino. Cogne: nel cuore del Parco, sovrastati dal Gran Paradiso, nel regno del fondo, anche gli sciatori più esperti potranno divertirsi lungo pendii di ogni difficoltà. E per chi non si accontenta: cascate di ghiaccio, sci alpinismo, oppure rilassanti passeggiate nell’antico paese dei minatori, tra negozi e locali dall’architettura alpina. Rhêmes-Notre-Dame: port e divertimento ai confini del Parco. Avvolta da boschi di abeti rossi e pini cembri, una piccola stazione dominata dalla Granta-Parey. Pensata per le famiglie con bambini per il suo ambiente incontaminato, ideale per apprendere i rudimenti dello sci e degli altri sport invernali, lontano dal clamore delle grandi stazioni. Chamois: un’oasi di pace, riparata dai venti, immersa nella natura, collegata con il resto del mondo da una sola, comoda funivia. Lo sci è solo una scusa per fuggire dalla quotidianità, per ritrovare la quiete. 16 km di piste, parco giochi, camminate, escursioni con racchette e scialpinismo. “Il carattere autentico”: dal Forte di Bard alla Krammer Tal (“la Valle dei Mercanti”), tra storia, architettura e cultura, dove lo sci diventa viaggio nella vera tradizione valdostana tra Gressoney-Saint-Jean, Antagnod e Brusson. Gressoney-Saint-Jean: piccola e accogliente, caratterizzata dalla tipica architettura walser, terra dell’omonima toma, formaggio crudo d’alpeggio DOP. Con i suoi snowpark, skilift e seggiovia, è la stazione ideale per le famiglie. Consigliata per i principianti, è anche la palestra ideale per gli atleti che possono allenarsi lungo l’impegnativa pista Leonardo David illuminata anche di notte. Antagnod: si trova a soli 10 minuti di skibus dal resto del comprensorio Monterosaski, completamente esposta al sole, con strutture pensate per accogliere i più piccoli, è consigliata per gli amanti della tintarella, i cultori dell’architettura tradizionale e della buona cucina. Brusson: non solo fondo nella stazione delle gare di Coppa del mondo. Qui lo sci è anche discesa grazie agli spettacolari impianti che raggiungono una balconata a 2.200 metri di quota con vista sulle principali cime, dove la neve è garantita per tutta la stagione. Un tapis roulant, un baby e due seggiovie: 17 km di piste per tutti i gusti. Ideale per chi ama la quiete e l’avvolgente abbraccio del paesaggio. 

DOVE Dormire
e mangiare

 

 All’Eco Wellness Hotel Notre Maison, nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso, nella Valle di Cogne, uno chalet d’alta montagna a conduzione famigliare. 30 stanze e un ristorante con cucina “à la carte” ricchissima e menu dedicati a vegetariani e celiaci. Lo chef Simone Carlone propone piatti della tradizione locale come polenta, fonduta o i gnocchi d’orzo e la rivisitata Zuppa del Gran Paradiso a base di porri, patate, lardo, castagne e pane nero e altri più internazionali, mentre dolci, pasticceria e gelati sono rigorosamente della casa. Tendenzialmente le materie prime sono a km0 come il formaggio che proviene dall’Agriturismo La Ferme du Gran Paradis e le trote dal piccolo allevamento di Lillaz, frazione della vallata a pochi chilometri dall’albergo. Eccellente la cantina con etichette sia valdostane che nazionali. Eccellente anche il centro benessere dove gli ospiti possono trovare tutti i servizi di una Spa di alto livello.

 

Eco Wellness Hotel Notre Maison
Frazione Cretaz  8 Cogne
www.notremaison.it 

 

image.pngI prodotti tipici 

Quelli della Valle d’Aosta raccontano, attraverso il gusto, la storia di un territorio alpino e della sua identità. Ma anche una storia di sapori unici, frutto irripetibile di una particolare localizzazione geografica, della qualità delle materie prime e di tecniche di produzione antiche. Imperdibili, tra le tante specialità sono quelle che hanno ottenuto il riconoscimento “Denominazione di Origine Protetta”: la fontina, il Valle d’Aosta Fromadzo, il Jambon de Bosses e il Vallée d’Aoste Lard d’Arnad, da gustare in abbinamento con i migliori vini DOC. Partiamo dal Vallée d’Aoste Jambon de Bosses Dop, un prosciutto crudo speziato con erbe di montagna, prodotto a 1600 metri nell’omonima località di Saint-Rhémy-en-Bosses. I primi documenti che ne testimoniano la produzione, risalgono al 1397 e ulteriori  notizie storiche si susseguono nei secoli, confermando la notorietà  di questo pregiato prosciutto montano. Poi c’è il Valleé d’Aoste Lard d’Arnad che si ottiene dalla lavorazione della schiena del maiale e dalla successiva maturazione nei “doils”, antichi recipienti in legno di castagno o di rovere. All’interno di questi particolari contenitori, agli strati di lardo sovrapposti fino a riempimento, si alterna una miscela composta da sale, acqua, spezie, aromi naturali ed erbe aromatiche di montagna: un metodo di conservazione molto antico risalente al 1763. Il lardo viene lasciato a stagionare per almeno tre mesi ed è durante questo periodo di riposo che il prodotto si concretizza, assumendo il tipico profumo e la morbida consistenza. Si vende a pezzi o affettato dal salumiere, oppure confezionato sotto vuoto nelle diverse pezzature, o ancora tagliato a piccoli cubi e conservato in contenitori di vetro. Altra specialità della regione la motzetta, carne essiccata di bovino, camoscio, cervo o cinghiale, tenerissima e gustosa. Preparata con tagli crudi interi viene lasciata a macerare con erbe aromatiche di montagna, accompagnate al sale, alle spezie e altri aromi naturali per una ventina di giorni, interamente ricoperta dalla salamoia e pressata da un peso posto sul coperchio del contenitore. Poi si lascia stagionare da uno a tre mesi, appendendo le porzioni di carne in luoghi freschi e ben arieggiati. Si serve  come antipasto, tagliata a fette sottili e accompagnata dal tipico pane di segale locale. Anche il burro prodotto negli alpeggi e nei caseifici cooperativi ricopre un ruolo fondamentale nell’alimentazione tradizionale. Il suo gusto inconfondibile conserva gli aromi e i sapori dei pascoli alpini. Durante l’inverno, i casari producono il pregiato burro di panna, ricco e cremoso, ideale da abbinare alla polenta, alle castagne o alla dolce gelatina di lamponi . Infine i vini. Le particolari condizioni climatiche della Valle d’Aosta  non hanno certo reso la vita facile ai viticoltori. Tuttavia, il recupero e la valorizzazione della coltivazione della vite in Valle d’Aosta ha creato una gamma ampia e qualificata di vini di montagna prestigiosi, riuniti sotto un’unica Denominazione di Origine Controllata Valle d’Aosta – Vallée d’Aoste, declinata in 7 sottodenominazioni di area e 15 di vitigno.

Reale Tenuta di Carditello

Poco conosciuta, ma di grande valore, c’è anche la Reale tenuta di Carditello a San Tammaro, vicino a Capua, nota anche come la Reggia di Carditello, ex tenuta di vacanza e di caccia dei Borboni delle Due Sicilie. Una elegante magione dallo stile neoclassico, destinata da Carlo di Borbone alla caccia e all’allevamento di cavalli e trasformata, con Ferdinando IV di Borbone, in una fattoria per la coltivazione del grano antico (c’è un vecchio mulino a pietra all’interno) e l’allevamento di cavalli e bovini, nello specifico le bufale. Si pensa che proprio qui si sia iniziata la produzione delle famose mozzarelle di bufalea. Dopo essere stata saccheggiata e abbandonata per anni, è oggi in fase di ristrutturazione grazie all’intervento del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, che sta lavorando per riportarla alla gloriosa bellezza originale, visti anche i numerosi affreschi interni e il grande spazio esterno.